La “fine del mondo” nella storia

Apocalisse nella storia
Condividi questo post
  •  
  •  
  •  
  •  

Da dove hanno avuto origine le credenze e i timori su un’eventuale e spesso imminente fine del mondo? Questo genere di superstizione non è un tratto unico del nostro secolo (anche se ci siamo dati da fare parecchio nelle ultime decadi), ma la distruzione del mondo ad opera di un evento incontrollabile o di un agente superiore è un pensiero che accompagna l’uomo da millenni.

Che si tratti di un momento di pura distruzione, di creazione, o di metamorfosi del mondo conosciuto, in ogni epoca della storia umana i nostri antenati si sono preoccupati di anticipare o prevedere la fine del mondo basandosi su testi sacri, osservazioni astronomiche e sull’interpretazione di eventi di origine naturale o umana.

Anche se, nella maggior parte dei casi, si trattava di date spesso ignorate dal popolo minuto e conosciute solo dagli eruditi e dai teologi, in alcuni casi furono annunciate pubblicamente con risultati tragicomici.

Il 6 aprile 793, ad esempio, un monaco scatenò il panico a Toledo annunciando pubblicamente che l’ Apocalisse biblica sarebbe iniziata quella stessa notte. Centinaia di persone si prepararono alla fine dei tempi pregando tutta la notte fino all’alba, per poi realizzare che la previsione del monaco era del tutto infondata.

Ripercorriamo alcune tappe ed alcune credenze apocalittiche nate nel corso della storia.

634 a.C.: la fine di Roma

Gli antichi romani credevano che Roma sarebbe stata distrutta nel suo 120° anno dalla fondazione. Il mito era che 12 aquile si sarebbero mostrate a Romolo e alcuni pensatori romani ipotizzarono che ogni aquila rappresentasse 10 anni. Dato che i Romani contavano il tempo dalla fondazione di Roma (ad urbe condita), l’anno 1 corrisponde al 753 a.C., e l’apocalisse venne prevista per il 634 a.C.

389 a.C.: la seconda fine di Roma

Non essendosi verificata l’apocalisse 250 anni prima, ecco che salta fuori un’altra leggenda, sempre legata a Romolo. Questa volta le aquile avrebbero predetto la fine di Roma nel 389 a.C., evento che ovviamente non si verificò.

66-70 d.C.: il ritorno di Cristo per gli Esseni

Gli Esseni credevano che Gesù sarebbe tornato sulla Terra tra il 67 e il 70 d.C., interpretando il conflitto con l’Impero Romano come la battaglia finale raccontata nella Bibbia.

Fine del mondo Pompei

79 d.C.: Pompei

L’eruzione del Vesuvio porta a pensare che sia l’inizio della fine dei tempi citata da Seneca due decenni prima.

II secolo d.C.: il ritorno di Gesù per i Montanisti

I Montanisti, setta della Frigia fondata da Montanus, furono i membri di uno dei primi culti apocalittici cristiani. Credevano che il ritorno di Gesù si sarebbe verificato nel corso delle loro vite e non oltre. Nonostante il Secondo Avvento non si sia mai verificato, il culto durò nel tempo per diversi secoli.

365 d.C.: profezia di Ilario di Poitiers sulla fine del mondo

Il vescovo Ilario di Poitiers annuncia che la fine del mondo sarebbe avvenuta entro la fine dell’anno corrente. Quando la profezia non si realizzò nell’anno stabilito, San Martino di Tours, suo seguace, spostò la data al 400 d.C.

500 d.C.: la seconda venuta di Cristo

Sextus Julius Africanus, teologo romano, affermò che la fine del mondo sarebbe giunta 6.000 anni dopo la creazione del mondo. Dato che, secondo lui, al momento della resurrezione di Cristo erano passati 5531 anni dalla Creazione, la seconda venuta sarebbe stata imminente. Della stessa opinione era Ippolito, vissuto oltre 250 anni prima, e il teologo Ireneo, influenzato dagli scritti di Ippolito.

6 aprile 793: Pasqua apocalittica

Elipando, arcivescovo di Toledo, descrive brevemente il panico da fine del mondo che si scatenò a Pasqua dell’anno 793. Secondo Elipando, il monaco spagnolo Beatus di Liebana profetizzò di fronte ad una massa di gente che il mondo sarebbe finito entro la mezzanotte di quel giorno, scatenando il panico fino all’alba del giorno successivo.

848: la profezia apocalittica di Thiota

La profeta Thiota dichiara che il mondo finirà entro l’anno.

25 marzo 970: computo dei Lotaringi

Il computo dei Lotaringi portò a pensare che la fine del mondo fosse prevista per il 25 marzo 970, data che, secondo loro, vide verificarsi in passato questi eventi: creazione di Adamo, sacrificio di Isacco, apertura del Mar Rosso, concezione e crocifissione di Gesù.

Anno 1000: la fine del millennio

Ci sono moltissimi racconti della paranoia apocalittica che prese piede per l’approssimarsi dell’anno 1000. Anni e mesi prima di quella data, pare che si scatenò il panico in Europa, anche se molte testimonianze non vengono considerate attendibili dagli storici per il semplice fatto che la maggior parte delle persone comuni nemmeno sapeva con esattezza in quale anno stesse vivendo.

1033: il Secondo Avvento 

Dopo che Cristo non fece la sua comparsa nell’anno 1000, alcuni religiosi spinsero la data del Secondo Avvento più avanti nel tempo, aggiungendo 33 anni per via del fatto che il ritorno del Messia si sarebbe dovuto verificare 1000 anni dopo la sua crocifissione.

1184: arriva l’Anticristo

Diversi sedicenti profeti annunciano la venuta dell’ Anticristo nel 1184.

1186: La Lettera di Toledo

Dopo il calcolo di un allineamento planetario che si sarebbe verificato il 23 settembre 1186, venne diffusa la “Lettera di Toledo”, che avvisava che il mondo sarebbe stato distrutto in quella data e che solo poche persone sarebbero sopravvissute.

Fine del mondo gog magog
Gog e Magog del manoscritto di Thomas de Kent’ “Roman de toute chevalerie”
XIII secolo: Gengis Khan e la fine del mondo

Per le persone vissute a cavallo tra il XII e il XIII secolo, le armate di Gengis Khan vennero spesso dipinte come l’incarnazione stessa del Male scesa sulla Terra per dare inizio alla Fine dei Tempi. Alcuni li identificavano addirittura con i leggendari Gog e Magog, selvaggi di origine biblica le cui orde avrebbero dato inizio alla fine del mondo cristiano.

1260: la profezia di Gioacchino da Fiore

Il teologo Gioacchino da Fiore, morto nel 1202, sostiene che il nuovo millennio inizierà tra il 1200 e il 1260. Dopo il superamento della della data limite per la fine del mondo, i seguaci di Gioacchino da Fiore fissarono una nuova data, il 1290.

1284: il Secondo Avvento di Innocenzo III

Papa Innocenzo III crede che il Secondo Avvento sia fissato per l’anno 1284, 666 anni dopo la comparsa dell’Islam.

1347-1352: arriva la Peste

L’ epidemia di peste che colpì l’Europa tra il 1347 e il 1352 fu spesso interpretata come un segnale dell’inizio dell’Apocalisse. Nel tentativo di placare l’ira divina, molte persone praticavano atti di penitenza pubblici, come i flagellanti. Il papa ordinò processioni religiose della durata di interi giorni allo scopo di calmare Dio, processioni che non fecero altro che favorire la diffusione della peste.

1504: l’apocalisse imminente di Botticelli

Sandro Botticelli crede di vivere nel periodo che precede la fine del mondo, e che il nuovo millennio inizierà nel 1504.

Fine del mondo Londra
Volantino distribuito nei primi anni ’20 del 1500 per avvertire la popolazione dell’imminente alluvione
1 febbraio 1524: l’alluvione del Tamigi

La fine del mondo sarebbe iniziata con un’alluvione causata dal Tamigi il 1 febbraio 1524 a Londra, secondo i calcoli di alcuni astrologi londinesi che avevano visto una congiunzione astrale con la costellazione dei Pesci come un segnale di pericolo imminente. 20.000 persone abbandonarono le loro case, uno addirittura si costruì una fortezza e accumulò viveri in previsione dell’Apocalisse. Ma il 1 febbraio 1524 non ci fu nemmeno una leggera pioggia a Londra.

1533: matematica e Apocalisse

Il monaco e matematico tedesco Michael Stifel pubblica nel 1532 il suo libro Ein Rechenbuchlin vom EndChrist. Apocalyps in Apocalypsim, in cui spiega come i suoi calcoli matematici basati sulla Bibbia lo abbiano convinto che la data dell’Apocalisse sia il 19 ottobre del 1533, esattamente alle 8 del mattino. Un piccolo gruppo di concittadini aveva venduto case e campi in anticipazione dell’evento: non appena si resero conto della bufala, le autorità furono costrette a mettere Stifel sotto custodia protettiva per evitare il linciaggio.

2 settembre 1666: il Grande Incendio di Londra

E’ facile immaginare quanto una data che contiene “666” abbia potuto ossessionare teologi e numerologi per anni, se non addirittura decadi. Il mondo della teologia ha osservato con sospetto l’anno 1666 fin dall’inizio del secolo, e quando scoppiò il Grande incendio di Londra il 2 settembre, molti erano convinti che si trattasse della fine dei tempi.

 

Stilare un elenco completo e dettagliato richiederebbe un intero sito web e troppe ore di ricerca, ma se siete curiosi di vedere quante volte sia stata predetta la fine del mondo (anche in epoca moderna), potete visitare questa pagina.


Condividi questo post
  •  
  •  
  •  
  •  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.