Ascolta l’hydraulis, l’antico organo greco ad acqua

Hydraulis
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Lo strumento chiamato hydraulis fu creato dall’inventore greco Ctesibio di Alessandria, vissuto nel III secolo a.C.. Si tratta di un organo a canne che usa la pressione dell’acqua per pompare aria nelle canne, è l’antenato degli organi moderni e probabilmente il primo strumento a tastiera mai creato.

L’ hydraulis era manovrato da tre persone: due si occupavano di pompare aria nello strumento usando due pistoni-mantici mentre la terza eseguiva la melodia.

Ci sono numerose testimonianze archeologiche che riguardano l’ hydraulis, non solo dai testi del suo inventore ma anche da mosaici, riferimenti letterari e alcuni antichi resti parziali di questo strumento.

L’hydraulis viene citato da altre fonti antiche oltre agli scritti di Ctebisio, come Filone di Bisanzio (III secolo a.C:) ed Erone di Alessandria nel 62 d.C.. Per gli antichi Greci l’hydraulis non era un semplice strumento musicale, ma di un oggetto per usi cerimoniali.

Nel 1931, furono scoperti in Ungheria i resti di un hydraulis, accompagnati da un’iscrizione risalente al III secolo d.C.: sebbene le parti in legno e cuoio, come parte del telaio e i mantici interni dei pistoni, non sono sopravvissuti agli ultimi 2.000 anni di storia, le parti in metallo hanno consentito di ricostruire una replica funzionante seguita da molte altre, tra cui quella che potete ascoltare qui sotto.

Replica di hydraulis

Nel 1992 furono rinvenuti a Dion, Macedonia, i resti di un altro hydraulis risalente al I secolo a.C.. Questo strumento consisteva in 24 canne di differente lunghezza e dalla forma leggermente conica nella loro estremità inferiore.

Le prime 19 canne erano lunghe da 89 a 22 centimetri, con un diametro che diminuiva gradualmente passando da 2 a 1,5 centimetri. Le altre 5 canne erano di dimensioni più ridotte rispetto alle precedenti e quasi uniformi tra loro.

La tastiera era dotata di 24 tasti connessi alle canne metalliche (generalmente realizzate in bronzo) ed era in grado di produrre due ottave complete. 24 piccole valvole controllavano la pressione immessa nelle canne, permettendo di regolare accuratamente lo strumento.

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