Quanto sono forti le grandi scimmie antropomorfe?

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“L’alba del pianeta delle scimmie”, il remake de “Il pianeta delle scimmie” del 1968, ha riportato nuovamente la ribalta le grandi scimmie antropomorfe, rendendole protagoniste di una battaglia per l’emancipazione dal controllo umano.

Parlare a fondo della trama sarebbe tempo sprecato, dato che pressoché chiunque conosce, anche solo vagamente, il tema  della saga: scimmie super-intelligenti sovvertono il mondo che conosciamo, prendendo il controllo e sottomettendo la razza umana grazie alla loro superiorità fisica e intellettiva.

Uno degli aspetti che scimpanzé, gorilla e orangutan de “Il pianeta delle scimmie” sfruttano a loro vantaggio è una forza decisamente superiore a quella dell’essere umano: scagliano uomini a metri di distanza, frantumano crani e ossa a mani nude, compiono salti che sembrano avere ben poco a che fare con le leggi della fisica conosciuta (specialmente nel remake del 2001 di Tim Burton).

Nel film “L’alba del pianeta delle scimmie” la forza dei primati viene drasticamente ridotta rispetto alle pellicoleprecedenti e i balzi sono stati ridimensionati per potersi avvicinare quanto più possibile alle scimmie della realtà, pur mantenendo un certo grado di spettacolarità.

Le reale forza delle scimmie antropomorfe: gli scimpanzé

Quanto sono forti le grandi scimmie antropomorfe?

Guardando la pellicola, la domanda che sorge è questa: quanto è effettivamente superiore la forza fisica delle grandi scimmie antropomorfe se paragonata a quella umana? Dare una risposta corretta è difficile. Studi scientifici dettagliati sulla reale forza fisica dei primati non ce ne sono molti, e ciò che sappiamo si basa per la maggior parte su aneddoti e testimonianze indirette.

Iniziamo con gli scimpanzé. Nel 1924, gli addetti agli scimpanzé dello Zoo del Bronx misurarono la forza di trazione di un esemplare di 74 kg di peso, di nome Boma, tramite un dinamometro, scoprendo che riusciva ad esercitare una forza di 384 kg con la sola mano destra. Un essere umano dello stesso peso riuscirebbe a eseguire una trazione con una sola mano di circa 95 kg.

Un altro scimpanzé dello stesso zoo, di nome Suzette, che pesava circa 61 kg, ha fatto registrare una forza di 571 kg. Nel sollevamento di pesi all’altezza della vita, invece, è ormai noto che gli scimpanzé siano in grado di sollevare almeno 250 kg senza troppi sforzi.

C’è, però, un problema. L’ approssimazione delle misurazioni relative alla forza degli scimpanzé, approssimazione che li vede 5-6 volte più forti dell’essere umano, è stata smentita circa 20 anni dopo le misurazioni su Boma e Suzette. Uno scimpanzè adulto resta comunque più forte di un essere umano, ma di circa due volte se si correggono alcuni errori nelle misurazioni del 1924 e si fa il giusto rapporto con la massa corporea dell’animale.

Una forza sufficiente a causare gravi danni, se non addirittura uccidere un essere umano adulto senza troppe difficoltà, ma non tale da scagliare un essere umano dall’altra parte della stanza con un solo manrovescio. Come si è potuto originare un errore così grossolano?

Sembra che non sia stata colpa di nessuno, o quasi. Di certo le misurazioni di John Bauman, il biologo che eseguì la ricerca, non erano le più attendibili di questo mondo, e fu lo stesso ricercatore a sottolineare che l’agitazione degli animali e l’adrenalina che scorreva nei loro corpi potrebbe aver giocato un ruolo chiave in una prestazione così eccezionale.

La forza dei gorilla

Quanto sono forti le grandi scimmie antropomorfe?

Se passiamo ai gorilla, la faccenda si fa interessante e tremendamente seria, anche se i numeri conosciuti dal grande pubblico sono da ridimensionare.

Teniamo sempre a mente che un maschio di gorilla di montagna pesa oltre 200 kg per circa 1,7 metri di lunghezza, e ha una struttura muscolare molto più potente e performante di quella di un essere umano; ma esperimenti sui gorilla, simili a quello eseguito nello Zoo del Bronx, non ne sono mai stati fatti e la valutazione della loro forza è basata sui dati ottenuti dalle testimonianze di gorilla in cattività e in natura.

I gorilla hanno più muscoli nella parte superiore del corpo che in quella inferiore, contrariamente all’essere umano, principalmente per il fatto che utilizzano le braccia per muoversi, per manipolare oggetti pesanti e per la difesa del branco.

Il loro braccio, inoltre, è di circa 30 cm più lungo di quello umano. Questo si traduce in leve più lunghe e biomeccanicamente più efficaci per quanto riguarda l’espressione della forza bruta, e in una quantità maggiore di massa muscolare negli arti superiori. Per approssimazione, possiamo dire che la forza delle braccia di un gorilla è almeno 3-5 volte più elevata di quella di un uomo adulto di pari peso.

Il salto delle grandi scimmie
Quanto sono forti le grandi scimmie antropomorfe?
Nessun gorilla potrà mai effettuare un salto simile…

“Il pianeta delle scimmie” non è solo forza letale, ma anche spettacolari salti e capriole aeree. Può una scimmia ottenere quelle prestazioni ed eseguire balzi lunghi una decina di metri?

Anche in questo caso non abbiamo a disposizione molti dati, ma c’è una ricerca relativamente recente che potrebbe fornire qualche dato utile per farsi un’opinione.

Nel 2006, un team di ricercatori olandesi ha misurato la capacità di salto verticale dei bonobo, uno dei primati più simili agli scimpanzé anche se più piccolo e relativamente meno potente dal punto di vista muscolare.

Tutti i bonobo hanno superato l’altezza di 70 centimetri, ben oltre la performance umana che si attesta a 30-40 centimetri.

Nonostante la differenza in dimensioni e peso (per i calcoli si è utilizzato un bonobo di 34 kg e un essere umano di 61 kg), durante il salto i bonobo hanno sprigionato una forza del tutto simile a quella espressa dall’essere umano.

Applicare queste misurazioni su altre grandi scimmie è complicato, e non sono di certo la persona adatta ad un compito così elaborato. Ma possiamo escludere che uno scimpanzé possa raggiungere i tre metri di altezza con un balzo da fermo.

Se le grandi scimmie possedessero le caratteristiche fisiche dei gibboni, potrebbero di certo ottenere prestazioni superiori: i gibboni possono saltare fino ad oltre 3 metri in altezza, e superare distanze di 10 metri tra un albero e l’altro, ma possono ottenere questi risultati solo grazie alla loro particolare struttura scheletrica e muscolare, oltre ad una massa corporea inferiore a quella di scimpanzé, gorilla e orangutan.

Che le scimmie possano spaccare un cranio a mani nude o saltare a 10 metri di distanza, comunque, poco importa a noi comuni mortali. Lasciamo che i biologi rispondano (con i loro tempi) alle nostre domande, e alleviamo l’attesa con il cinema.

La versione originale de “pianeta delle scimmie” rimane un classico, il suo remake del 2001 un decente blockbuster, e “L’alba del pianeta delle scimmie” è stato un successo. Dimenticatevi di ogni pretesa di fedeltà alla fisica del mondo reale e godetevi lo spettacolo.

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