Fuoco da campo: origine, costruzione e precauzioni

Fuoco da campo: origine, costruzione e precauzioni
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Dall’alba dei tempi l’essere umano ha imparato ad amare, temere e gestire il fuoco. Sebbene i primi ominidi lo guardassero con un misto di paura e venerazione, il fuoco si è gradualmente scavato una nicchia fondamentale nella cultura umana, in particolare il fuoco da campo, elemento di primaria importanza per i cacciatori-raccoglitori antichi e moderni.

Le origini del fuoco da campo

Secondo le più recenti analisi archeologiche, sia l’ Australopithecus robustus che l’ Homo erectus si sono scaldati di fronte ad un fuoco da campo ben 1,6 milioni di anni fa nelle caverne africane di Swartkrans, in Sud Africa, mentre cuocevano resti di antilopi sulla fiamma viva.

Vicino a loro, nelle caverne di Wonderwek del deserto del Kalahari, una specie non ancora determinata di ominide lasciò una delle prime testimonianze di controllo complesso del fuoco per cuocere le carni di piccoli e grandi animali cacciati con trappole e armi primitive.

I resti dei materiali organici, sia vegetali che animali, lasciano supporre con ragionevole certezza il raggiungimento di temperature apena superiori ai 700°C, consistenti con una fiamma alimentata da erba secca, arbusti e foglie.

Anche se questi fuochi da campo delle origini non venivano accesi attivamente ma provenivano da fonti di origine naturale (come fuochi innescati da fulmini), i nostri antenati ominidi realizzarono come trasportarli fino alle loro dimore e come utilizzarli nella loro vita quotidiana.

Circa 500.000 anni fa i nostri predecessori riuscirono a generare e controllare completamente il fuoco, iniziando una rivoluzione culturale, alimentare e bellica che contribuì in larga parte a trasformare il loro stile di vita.

Attorno ai fuochi da campo di migliaia di anni fa si sono formati e sciolti legami sociali, sono state raccontate storie che appartengono alla tradizione, sono stati celebrati riti e banchetti in grado di consolidare una comunità e si sono create armi per la caccia e la guerra.

Il fuoco da campo perfetto
Ripulire il terreno

Per realizzare un fuoco da campo ideale e sicuro è necessario seguire alcune linee guida semplici ma di primaria importanza. In primo luogo, è necessario liberare il terreno su cui verrà costruito il fuoco da campo da qualunque materiale combustibile.

Zone di terreno prive di vegetazione sono perfette per un fuoco da campo, ma è anche possibile ridurre al minimo il rischio di incendi incontrollati liberando il terreno da erba, foglie e legna, rimuovendo intere zolle di terra nel raggio di 1-3 metri o ricoprendo di sabbia l’area che circonda il fuoco.

Il cerchio di pietra

Fuoco da campo: cerchio di pietra

In molte pellicole cinematografiche si vedono spesso fuochi da campo circondati da un cerchio di pietre. Questo perimetro di roccia serve a impedire che le braci ardenti possano venire in contatto con materiale combustibile presente al livello del terreno.

Una precauzione da tenere a mente quando si realizza un cerchio di fuoco riguarda il tipo di pietra da usare e la distanza dalla fiamma: usare pietra umida, specialmente se porosa, a distanza ravvicinata da una fiamma viva può causare vere e proprie esplosioni che scaglieranno schegge di roccia in ogni direzione.

Il cerchio di pietra è certamente utile, ma non è l’unico fattore che limita la propagazione incontrollata del fuoco. Una corretta pulizia del terreno è invece un requisito indispensabile: piccole braci ardenti possono sollevarsi dalla fiamma e cadere sul terreno anche a notevole distanza, innescando fuochi indesiderati e difficilmente arginabili se ci si trova in presenza di condizioni favorevoli alla propagazione del fuoco.

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Fuoco da campo in sicurezza

Costruire un fuoco da campo in tutta sicurezza, è necessario prendere le seguenti precauzioni, oltre ai suggerimenti esposti in precedenza:

  • Evitare di accendere fiamme sotto rami sporgenti o lungo pendii scoscesi;
  • Avere sempre a portata una sorgente d’acqua, o una vanga, per poter estinguere un fuoco fuori controllo;
  • Minimizzare le dimensioni del fuoco da campo;
  • Non lasciare mai incustodito un fuoco da campo;
  • Dopo aver estinto la fiamma, ricoprire il fuoco da campo con abbondante acqua e terreno, mescolando ripetutamente e aggiungendo ulteriore acqua per essere certi di non lasciare piccole braci ardenti;
  • Mai seppellire carboni ardenti perchè possono continuare a bruciare sotto il terreno e dare fuoco a radici, provocando la nascita di fuochi incontrollati;
  • Evitare di costruire un fuoco da campo durante giornate ventose.
Estinguere un fuoco da campo

La soluzione migliore per estnguere un fuoco da campo è quella di versare acqua in abbondanza su ogni brace visibile, anche se non sembra ardente. La cenere è un buon isolante, per cui le braci perdono ben poco del loro calore interno nell’arco di una notte.

Versando abbondante acqua sulle braci fino a quando non si avvertirà alcun sibilo darà la certezza quasi totale di evitare la riaccensione incontrollata del fuoco da campo. Se l’acqua è disposizione è scarsa, è possibile usare sabbia, anche se risulta meno efficace nel dissipare il calore delle braci.

E’ buona norma cancellare ogni traccia di un fuoco da campo cercando di riportare l’area al suo stato naturale, non prima tuttavia di avere la certezza dell’estinzione delle braci.

Tipi di fuoco da campo

Fuoco da campo: tipi

Fuoco da campo “tipi

Il fuoco da campo in stile “tipi” prevede la realizzazione di una piramide di legna sotto la quale verrà posizionata l’esca ardente alimentata da piccoli rametti, foglie o erba secca.

Per mantenere l’integrità strutturale di una piramide realizzata con grossi pezzi di legna, e alimentare meglio l’esca prima che le fiamme riescano ad attaccare il legname più spesso, questo fuoco da campo viene talvolta realizzato in due fasi: una piccola piramide di rami sottili all’interno e una più grossa all’esterno, composta da legname resinoso.

Il fuoco da campo tipi è ottimo per produrre calore, ma presenza alcuni rischi: man mano che la combustione attacca il legname, le possibilità che la piramide possa collassare aumentano, e con esse le probabilità di diffondere braci ardenti oltre il perimetro del fuoco da campo.

Fuoco da campo: casetta

Fuoco “a casetta”

Questo fuoco da campo si costruisce realizzando un piccolo tipi centrale, per poi circondarlo di legna seguendo una procedura molto simile a quella tradizionalmente utilizzata per costruire casette di legno.

Si forma una base di legna ponendo due rami spessi alle estremità opposte della fiamma, paralleli l’uno con l’altro; sopra di essi si posizionano altri due rami in modo da circondare completamente il tipi ardente. Seguendo questo procedimento si ottiene una piccola “casetta” di legna ideale per cucinare e dalla lunga combustione.

Tra tutti i fuochi da campo, quello a”a casetta” è considerato il meno predisposto al collasso strutturale, ma è anche il meno efficiente in termini di utilizzo del calore.

uoco da campo: rakovalkea

Rakovalkea o Nying

Questo metodo di costruzione di un fuoco da campo è tradizionalmente utilizzato nei paesi scandinavi e prevede l’utilizzo di due grossi tronchi posizionati orizzontamente l’uno sopra l’altro e tenuti in posizione da quattro paletti verticali.

Tra i due tronchi vengono collocati rametti e foglie secche in quantità sufficiente ad alimentare una fiamma e a sollevare leggermente il tronco superiore, consendendo all’aria di circolare.

Il materiale combustibile tra i due tronchi viene acceso dal centro per evitare di consumare prematuramente le estremità, che tengono in posizione il fuoco da campo.

Il rakovalkea presenta tre grossi vantaggi: brucia lentamente, a lungo, e non richiede manutenzione costante. Un rakovalkea ben costruito che utilizza tronchi lunghi due metri può produrre calore per una notte intera, fornendo inoltre protezione dal vengo.

Fuoco da campo: torcia svedese

Torcia o candela svedese

Questo fuoco da campo è unico nel suo genere perchè utilizza un solo tronco per generare una fiamma fornendo allo stesso tempo un pratico supporto per cucinare.

Un tronco di medie dimensioni viene tagliato parzialmente per creare delle fessure longitudinali. All’interno delle fessure vengono quindi inseriri rametti e foglie secche e dati alle fiamme.

Il fuoco si alimenterà “nutrendosi” del legname interno al tronco, e la superficie superiore piatta fornisce un ottimo supporto per appoggiare padelle o pentole.

Fuoco da campo: a stella

Fuoco indiano

Chiamato anche “fuoco a stella”, è il metodo di costruzione di un fuoco da campo spesso ritratto nel film sul selvaggio West.

Sul terreno vengono posizionati tronchi di piccole dimensioni in modo da formare una sorta di ruota; al centro si posizionano rametti e foglie secche che alimenteranno l’esca e contribuiranno ad appiccare la fiamma alle estremità interne dei tronchi.

Quando l’estremità di un troncò sarà quasi totalmente carbonizzata, si sposterà il ceppo verso il centro del fuoco da campo, fornendo altro combustibile alla fiamma.

Dakota fire hole

Per un articolo più esaustivo sulla fossa Dakota, leggere questo post.


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