Il gioco del cane e dello sciacallo scoperto in una caverna in Azerbaijan

Gioco del cane e dello sciacallo, o 58 buchi
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Come trascorrevano il tempo libero gli antichi Egizi? Giocando a “il cane e lo sciacallo”, un gioco da tavolo chiamato anche “58 buchi” rinvenuto in diverse tombe datate al XIX secolo a.C. e che si diffuse rapidamente fino al Mar Caspio.

Il gioco del cane e dello sciacallo

Il nome “gioco del cane e dello sciacallo”, coniato da Howard Carter, identifica un gioco da tavolo composto da una tavola che ospita due serie di 29 buchi nei quali vengono inseriti 10 pezzi, 5 dotati di testa di sciacallo e 5 decorati con una testa di cane.

Anche se le regole di “58 buchi” non sono giunte fino a noi, lo scopo era probabilmente quello di arrivare all’estremità del piano di gioco con tutti i 5 pezzi prima che l’avversario potesse fare lo stesso.

Per compiere la loro mossa, i giocatori usavano probabilmente dadi o bastoncini da lancio, ma fino ad ora non è stato rinvenuto alcun oggetto di questo tipo in prossimità di tutte le versioni di “58 buchi” scoperte finora.

Caverne del Gobusta National Park
Caverne del Gobustan National Park

Il gioco sembra essere nato circa 4.000 anni fa in Egitto e ottenne grande popolarità anche in Mesopotamia e nel Caucaso. Di recente Walter Crist, un archeologo dell’ American Museum of Natural History di New York, è convinto di aver trovato una delle più antiche versioni di questo gioco sulla pavimentazione rocciosa di un antico rifugio in Azerbaijan.

La diffusione di “58 buchi”

La versione de “il cane e lo sciacallo” trovata in Azerbaijan potrebbe essere ancora più antica di quelle scoperte all’interno delle tombe di Tebe. Circa 4.000 anni fa, alcuni pastori azeri scolpirono nella roccia due serie di 29 buchi poco prima che in Egitto il gioco iniziasse a godere di grande popolarità.

“I pastori dell’ Età del Bronzo devono aver avuto contatti con il mondo mediorientale. Improvvisamente il gioco appare ovunque nello stesso momento” spiega Crist. “Ad oggi, il più antico viene dall’Egitto, ma non è molto più antico di quello azero. Sembra essersi diffuso molto rapidamente. I giochi dell’antichità spesso venivano trasmessi tra culture diverse e agivano da lubrificante sociale”.

Gioco del cane e dello sciacallo, o 58 buchi, nelle caverne del Gobusta National Park
Gioco del cane e dello sciacallo, o 58 buchi, nelle caverne del Gobustan National Park

Il gioco del cane e dello sciacallo scolpito nella roccia è stato scoperto nel Gobustan National Park, un sito UNESCO nelle regioni meridionali dell’Azerbaijan. I buchi sono stati scavati seguendo lo schema del gioco da tavolo: “Non ho dubbi che si tratti del cane e dello sciacallo. E’ stato giocato per circa 1500 anni e molto regolarmente”.

“Ci sono due file al centro e buchi che formano un arco ai fianchi, e sono segnati in modo particolare il 5°, il 10°, il 15° e il 20° buco” afferma Crist. “E il buco in cima è sempre più grande rispetto agli altri, si pensa che fosse il punto d’arrivo del gioco”.

Gioco per faraoni e gente comune
piano di gioco del cane e dello sciacallo
Piano di gioco del cane e dello sciacallo

Il gioco del cane e dello sciacallo ottenne grande popolarità in Egitto, come testimonia il ritrovamento effettuato da Carter nella tomba dell’ufficiale Reniseneb a Tebe: un tavolo di gioco lungo 15 centimetri e largo circa 10, risale al regno del faraone Amenemhat IV, vissuto tra il 1814 e 1805 a.C.

Secondo le ricostruzioni degli archeologi, i giocatori partivano dal centro e si muovevano per raggiungere il foro più grande. Ad ogni mossa, i loro cani o sciacalli venivano influenzati dai collegamenti presenti tra i vari buchi e i geroglifici incisi sulla tavola di gioco.

gioco del cane e dello sciacallo, o 58 buchi

I collegamenti rappresentavano scorciatoie o penalità in grado di far avanzare o arretrare i pezzi di un giocatore. I buchi marcati con il geroglifico nefer (buono) erano probabilmente bonus; il buco finale era invece segnato con il simbolo chiamato shen, il geroglifico che rappresentava il concetto di eternità e di protezione.

A Bronze Age game called 58 holes was found chiseled into stone in Azerbaijan


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