natale – VitAntica https://www.vitantica.net Vita antica, preindustriale e primitiva Thu, 01 Feb 2024 15:10:35 +0000 it-IT hourly 1 Leggende oscure delle festività natalizie https://www.vitantica.net/2019/12/09/leggende-oscure-delle-festivita-natalizie/ https://www.vitantica.net/2019/12/09/leggende-oscure-delle-festivita-natalizie/#comments Mon, 09 Dec 2019 00:03:41 +0000 https://www.vitantica.net/?p=4722 E’ quasi Natale, un periodo che ognuno di noi è abituato ad immaginare come ricco di doni, di gioia e di amore, oltre che di spese esorbitanti capaci di prosciugare un conto corrente. In passato (e in alcune tradizioni sopravvissute fino ad oggi) il Natale era invece un periodo oscuro, popolato da demoni e personaggi per nulla simili al giocondo Babbo Natale.

Krampus

Creature di origine tedesca che accompagnano San Nicola durante la processione natalizia. I Krampus sono entità che popolano il folklore di molte tradizioni natalizie dell’Europa centrale da più di 500 anni.

I Krampus (“morto”, “putrefatto” o “artiglio”) sono creature malvagie dall’aspetto cornuto, animalesche e in costante ricerca da bambini che non si sono comportati bene. Hanno origine da una superstizione pre-cristiana nata intorno al VI-VII secolo d.C. e legata al solstizio d’inverno: secondo la tradizione, in un tempo non meglio precisato alcuni ragazzini provenienti da villaggi colpiti da carestia iniziarono a travestirsi da demoni cornuti ricoperti di pelliccia, spaventando gli abitanti per rubare provviste.

Dopo qualche tempo, i ragazzi si resero conto che tra loro c’era una creatura non umana, un vero demone dalle zampe di capra che si era infiltrato nel gruppo. San Nicola riuscì ad esorcizzare il demone; per penitenza, i ragazzini, ogni anno, iniziarono a travestirsi da demoni non più con l’obiettivo di rubare, ma con quello di punire i bambini cattivi.

Re degli Stolti

Re degli Stolti

La tradizione del “Lord of Misrule” ha la sua origine dal festival romano Natalis Solis Invicti e dai Saturnalia, e prevedeva la nomina di un “Abate dell’Irragionevolezza” (o “Re degli Stolti”), solitamente un contadino, un artigiano o un sacerdote di basso rango.

In base alla località e al livello di tolleranza delle autorità locali, all’ Abate era concesso di tutto, dal bere alcolici senza sosta al sesso senza regole. Il Re degli Stolti veniva temporaneamente investito dell’impunità e del potere solitamente concessi ad alti prelati e governatori locali, e la sua nomina iniziava con il Festa degli Stolti, una celebrazione lunga diversi giorni in cui la blasfemia veniva tollerata.

Non era raro che i contadini che entravano in città per le loro attività quotidiane venissero aggrediti o derubati, o diventassero vittima di scherzi di pessimo gusto ideati dall’ Abate. Anche i prelati di ogni rango non erano immuni alle conseguenze del Festival, e i soldati spendevano buona parte delle loro paghe in donne a alcol senza alcun timore di mettere in ridicolo il potere dei loro superiori.

La Festa degli Stolti fu spesso condannata dalla Chiesa, che cercò di limitare o di bandire la celebrazione. A Parigi nel XII secolo il ruolo dell’ Abate fu ristretto, ma furono necessari quasi tre secoli per una reale messa al bando: nel 1431 la festività fu ufficialmente condannata come immorale e blasfema, prevedendo pene severe per chi avesse continuato a celebrarla.

Natale islandese

Gryla

Il Natale del folklore islandese è popolato non da uno, ma da ben 16 personaggi per nulla benevoli. Gryla e Leppaludi, ad esempio, sono due giganti (o troll) particolarmente affamati di bambini cattivi, che vengono cucinati in un enorme pentolone da Gryla mentre Leppaludi, estremamente pigro, si riposa nella sua caverna.

Il Gatto di Yule, invece, è un enorme felino che si aggira tra la neve durante il periodo natalizio, cibandosi di malcapitati che non hanno ricevuto in dono alcun vestito nuovo prima della notte di Natale. Il Gatto di Yule è l’animale domestico di Gryla e della sua famiglia e veniva impiegato come espediente per incentivare la lavorazione domestica della lana durante l’autunno.

I Ragazzi di Yule, invece, sono i figli di Gryla e Leppaludi, un nutrito gruppo di 13 giovani giganti con l’abitudine di rubare o di infastidire la popolazione locale. Ognuno ha un nome che descrive il suo passatempo preferito o una caratteristica distintiva: Stúfur (“Tozzo”), ad esempio, è un gigante particolarmente basso che ruba pentole per cibarsi delle loro incrostazioni, mentre Gluggagægir (“Spione”) ha l’abitudine di sbirciare dalle finestre in cerca di oggetti da rubare.

I Ragazzi di Yule scendono nei villaggi uno per uno a partire dalla tredicesima notte prima di Natale, lasciando piccoli regali nelle scarpe dei bambini buoni o una patata in quelle dei bimbi cattivi. Il verso di un’ antica ninnananna cita anche altre due figure simili ai figli di Gryla: si tratta di due giganti femmine che rubano grasso fuso infilandoselo nelle narici o nei calzini.

Frau Perchta

Frau Perchta

Alcune tradizioni natalizie centro europee contemplano l’esistenza di una strega chiamata Frau Perchta (chiamata anche Bertha, o Frau Faste in Slovenia). Questa strega consegna doni o dispensa castighi durante i 12 giorni del Natale (dal 25 dicembre al 6 gennaio), e le punizioni che infligge non sono per nulla simboliche: estrae con violenza gli organi interni di un bambino per rimpiazzarli con paglia e roccia.

Perchta ha due forme con cui si presenta ai mortali: la prima è bellissima, una donna dalla pelle bianca come la neve; la seconda invece è una vecchina orribile con un piede enorme e il naso adunco, vestita di stracci.

Durante il periodo natalizio, Perchta visita ogni casa intuendo istantaneamente se un bambino si è comportato bene o male durante l’anno. Nel primo caso, può lasciare una piccola moneta d’argento all’interno di una scarpa; nel caso di bambino disubbidiente, invece, apre il ventre del poveretto, estrae stomaco e budella e le riempie con paglia e sassi.

In origine la figura di Perchta era vista come protettrice dei tabù culturali, come il divieto di filare durante le feste. Durante le sue visite, la strega si dimostra particolarmente attenta nel controllare che le ragazze della casa abbiano filato e cucito tutto ciò che dovevano durante l’anno.

Hans Trapp

Hans Trapp

Nel folklore natalizio dell’Alsazia esiste la figura di Hans Trapp, un accompagnatore di San Nicola considerato per molto tempo una figura demoniaca.

Secondo la leggenda, Hans Trapp era un uomo particolarmente ricco e avido, oltre che malvagio e adoratore del demonio. Finì per essere scomunicato dalla Chiesa ed esiliato nella foresta, dove iniziò a mietere vittime tra i poveri bambini che si avventuravano incauti nel bosco.

Camuffandosi da spaventapasseri, continuò ad aggredire le sue giovani vittime fino a quando Dio stesso, stanco delle sue malefatte, decise di ucciderlo con un fulmine, senza tuttavia finirlo per sempre e costringendolo a vagare nel mondo terreno sotto forma di spettro per guadagnarsi il paradiso.

Ogni anno, Hans Trapp fa la sua apparizione con l’arrivo di San Nicola, vestito di pelli animali o con le sembianze di uno spaventapasseri, per spaventare i bambini e farli comportare bene durante l’anno venturo.

La leggenda di Hans Trapp ha origine da una figura realmente esistita, un cavaliere del XV secolo di nome Hans Von Troth. Von Troth godeva di una pessima reputazione in Germania: ordinò la chiusura del fiume Wieslauter, tagliando il rifornimento d’acqua nella città di Weissenburg e dando inizio ad una faida con l’abate locale.

Per pura vendetta verso l’abate, Von Troth decise quindi di abbattere la diga che bloccava il fiume, inondando Weissenburg e causando danni incalcolabili. Nel 1491 in cavaliere fu richiamato a Roma per rispondere delle sue malefatte, ma il suo rifiuto di presentarsi lo portò alla scomunica.

Stregoni e non-morti

Wild Hunt

Prima dell’arrivo della cristianità, le popolazioni germaniche e britanniche celebravano lo Yule, il festival di metà inverno. Durante il periodo di celebrazione si verificavano numerosi eventi soprannaturali, come la Wild Hunt (“Caccia selvaggia”).

La Wild Hunt era una sorta di battuta di caccia, guidata da Odino nelle culture norrene o da altre figure leggendarie come re Artù, composta da entità mostruose e non-morti. La processione avanza come un’armata e se qualche mortale osa presentarsi di fronte alla parata verrà punito severamente; se invece contribuisce alla caccia potrebbe essere ricompensato con oro, monete o la zampa di un animale.

I ranghi dei defunti sono popolati da coloro che sono morti prematuramente, come bambini non battezzati o soldati caduti. Nel folklore della Lunigiana, la Caccia Infernale è composta da cani soprannaturali e spiriti aggressivi, e il suo passaggio è preceduto da folate di vento glaciale.

Père Fouettard

Père Fouettard

Un altro accompagnatore di San Nicola nel folklore francese è Père Fouettard: mentre il santo dispensa doni ai bambini buoni, Père distribuisce carbone e frusta quelli cattivi.

La prima occorrenza di Père Fouettard nella documentazione storica risale al 1150. Secondo la leggenda, un oste catturò tre bambini di buona famiglia e li uccise per derubarli tagliando loro la gola, facendoli a pezzettini e gettandoli in un barile.

San Nicola scoprì il misfatto e decise di resuscitare i bambini. Di fronte alle sue colpe, Père Fouettard decise di pentirsi e diventò l’accompagnatore del santo come punizione per le sue malefatte.

La raffigurazione più comune di Père Fouettard è quella di un uomo anziano dalla faccia sinistra, con capelli arruffati e una lunga barba. Père porta sempre una frusta e talvolta ha sulle spalle uno zaino in cui rinchiude i bambini cattivi. Secondo la tradizione, il suo viso è nero a causa della fuliggine dei camini che Père e San Nicola usano come via d’accesso alle case che visitano.

Babbo Natale?

Babbo Natale

Giusto per chiarire: sono cresciuto credendo all’esistenza di Babbo Natale e alla sua innata bontà. Non si tratta di un attacco alla figura natalizia più amata dai bambini di tutto il mondo; ma se si scava a fondo, il buffo omone in bianco e rosso ha le caratteristiche tipiche di una persona potenzialmente pericolosa.

Riflettiamo per un momento sul personaggio di Babbo Natale: sorveglia costantemente ogni bambino (o usa i suoi “elfi” per farlo) allo scopo di determinare se si è comportato bene o male durante l’arco dell’anno; arriva durante la notte, calandosi da un camino silenziosamente, non invitato, per lasciare doni e dolci ai bambini; come se non bastasse, in molte tradizioni natalizie è usanza lasciargli qualcosa da mangiare (come latte e biscotti) in modo che possa rifocillarsi prima di continuare il suo giro notturno.

He sees you when you’re sleeping. He knows when you’re awake“, dice una celebre canzone di Natale. Babbo Natale è una figura onnipotente che spia i bambini in ogni istante, osservandoli mentre dormono. Nella sua “versione San Nicola” è spesso accompagnato da un aiutante malvagio, che punisce fisicamente i bambini cattivi o li terrorizza per farli comportare bene (senza contare le terribili punizioni di Frau Perchta).

Di fatto, Babbo Natale è un anziano con problemi di peso che veste in modo stravagante, regala dolci e giochi e si intrufola di nascosto nelle case di tutto il mondo per osservare bambini che dormono.

THE DARK SIDE OF CHRISTMAS
Lord of Misrule
All The Reasons Christmas Is Actually A Far More Horrifying Holiday Than Halloween
Icelandic Christmas folklore
8 Legendary Monsters of Christmas

]]>
https://www.vitantica.net/2019/12/09/leggende-oscure-delle-festivita-natalizie/feed/ 1
Le origini del Natale https://www.vitantica.net/2018/12/04/origini-del-natale/ https://www.vitantica.net/2018/12/04/origini-del-natale/#respond Tue, 04 Dec 2018 00:10:42 +0000 https://www.vitantica.net/?p=3021 Quando fu celebrato il primo Natale della storia? Perchè la data del 25 dicembre è così significativa per il Natale? A quale epoca storica risalgono alcune delle tradizioni natalizie più diffuse?  Se vi siete mai posti almeno una di queste domande, questo post potrebbe fornirvi qualche risposta.

Quando fu celebrato il Natale per la prima volta?

Il primo Natale documentato nella storia, in data 25 dicembre, fu celebrato a Roma nel 336 d.C., ma la celebrazione subì un calo di popolarità fino al IX secolo. Prima del IV secolo, la festa apparentemente non esisteva, o non era ancora stata fissata nella data del 25 dicembre: non solo manca dalla documentazione storica a riguardo, ma molti autori antichi, come Origene di Alessandria o Arnobio, ridicolizzano l’idea di festeggiare la data di nascita di una divinità citando santi cristiani (Geremia e Giobbe) che maledicono il giorno della loro nascita.

I Donatisti nordafricani, eretici secondo il Concilio Laterano I del 314, festeggiavano il Natale con un banchetto, suggerendo l’ipotesi che la celebrazione fosse stata istituita intorno al 311, data di nascita del donatismo africano.

Perchè fu scelto il 25 dicembre come giorno per il Natale?

Nessuno lo sa con certezza, anche se ci sono forti indizi di un collegamento con le festività romane. La narrativa tradizionale cristiana dice che Giuseppe e Maria arrivarono a Betlemme, ma non specificano la data precisa della nascita di Cristo. Il 25 dicembre fu stabilito come data standard per la Natività verso la metà del IV secolo d.C. dalla Chiesta Occidentale, una data successivamente adottata anche nella Chiesa d’Oriente. Ma prima di allora, almeno dal 200 d.C., era consuetudine tra le comunità di cristiani orientali festeggiare la Natività il 6 gennaio.

Nel III secolo si scatenò la ricerca sulla precisa data di nascita di Gesù. Le date proposte furono il 20 maggio, il 18-19 aprile, il 25 marzo, il 2 gennaio, il 17 novembre e il 20 novembre. La scelta del 25 dicembre si basò su vari elementi: era la data del solstizio invernale sul calendario romano e si trovava a 9 mesi di distanza dal 25 marzo (presunta data del concepimento o della nascita di Gesù secondo il De Pascha Computus del 243 d.C.).

Il 25 dicembre era il giorno più corto dell’anno, un evento simbolico che collegava la nascita di Cristo alla luminosità sempre crescente del sole nei giorni successivi a questa data. Il 25 dicembre era anche la data della celebrazione del Natalis Solis Invicti romano, stabilita da Aureliano nel 274 d.C. e che si sovrappone ai festival invernali della tradizione pagana e ai Saturnali; alcuni teologi del IV secolo ritenevano invece che la data di nascita di Gesù fosse il 28 marzo, giorno in cui, secondo la Genesi, fu creato il Sole.

Origini del Natale

L’ipotesi di un collegamento diretto con la festività del Natalis Solis Invicti sembra essere supportata da una nota presente in un manoscritto del XII secolo del vescovo siriano Jacob Bar-Salibi:

Era costume dei pagani celebrare al 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la “vera” Natività doveva essere proclamata in quel giorno

Il culto del Sole era così radicato anche tra i primi cristiani da portare papa Leone I ad affermare nel 460 d.C.:

È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei.

A quando risale l’usanza di fare doni a Natale?

L’usanza di fare doni a Natale sembra essere connessa con i Saturnali romani. Il festival veniva celebrato dal 17 dicembre fino al 23 dello stesso mese e prevedeva un banchetto pubblico seguito da uno scambio privato di doni. Durante i Saturnali era concesso il gioco d’azzardo, i padroni servivano cibo a servi e schiavi, e veniva eletto il “Re dei Saturnali”, un individuo che poteva impartire ordini ai cittadini romani e fare da ministro nei matrimoni.

San Nicola, vescovo di Myra, è noto per la sua attenzione verso i bambini, la sua generosità e il fatto di portare doni a Natale. Durante il 6 dicembre, giorno in cui si celebrava il santo, era usanza scambiarsi doni. Fu probabilmente la figura che, più di ogni altra nella storia, ispirò il personaggio di Babbo Natale.

Il Natale è sempre stata una festa per famiglie?

Niente affatto. Nel Medioevo il Natale era una celebrazione spesso collegata a momenti di ebrezza e scherzi carnevaleschi. Per la sua natura anche troppo giocosa e libertina, il Natale fu bandito numerose volte in passato: i Puritani bandirono la celebrazione nel 1647 perchè troppo pagana e non legata alle Sacre Scritture. Per le stesse ragioni, i pellegrini del New England disapprovavano il Natale.

Quali sono le influenze pagane nel Natale?

Natale: Koliada

Baciare sotto il vischio è un’usanza che ha origini celtiche. I festival invernali, molto comuni nelle comunità pagane specialmente se collegate al solstizio d’inverno, sono alla base di molte tradizioni natalizie sopravvissute fino ad oggi, come gli atti caritatevoli e il consumo di alcune pietanze. Il festival celtico-norreno chiamato Yule, termine ancora oggi usato come sinonimo di Natale, è all’origine di pratiche come il consumo di prosciutto nei Paesi scandinavi, cibo tradizionalmente legato al Natale. Anche le canzoni di Natale sembrano provenire dai Saturnali e dal festival di Yule.

Il festival di Koliada (o Koleda), celebrato nell’Europa dell’Est, oggi è un sinonimo di Natale e prevedeva canti e divertimenti in onore della dvinità slava Kolyada, la dea che fa alzare il Sole nel cielo ogni giorno. Il festival è particolarmente apprezzato dai bambini, che si recano di casa in casa a cantare e a fare gli auguri ricevendo in cambio dolci e piccole somme di denaro.

Il Natale fu sempre una festività di spicco?

Durante il Medioevo, l’attenzione era focalizzata sull’Epifania e sull’arrivo dei Magi. Il Natale ritornò ad acquistare importanza dopo l’incoronazione di Carlo Magno, avvenuta il giorni di Natale nell’anno 800; Carlo Magno inaugurò una tradizione di incoronazioni natalizie tra i regnanti europei: Edmondo dell’Anglia orientale fu incoronato nel Natale dell’855, mentre Guglielmo I d’Inghilterra il 25 dicembre 1066 nell’Abbazia di Westminster.

Verso la fine del Medioevo, il Natale era diventato una celebrazione così importante da far registrare numeri incredibili: Re Riccardo II d’Inghilterra celebrò il Natale del 1377 allestendo un banchetto in cui furono serviti 28 buoi e 300 capre.

Quando iniziò l’usanza delle decorazioni natalizie?

Le prime rappresentazioni della Natività (i presepi) sembrano risalire alla Roma del X secolo, ma furono popolarizzate da San Francesco d’Assisi a partire dal 1223 e si diffusero rapidamente in Europa. Nel XV secolo, a Londra era usanza che ogni casa venisse decorata da vischio, leccio, alloro e qualunque altra pianta stagionale verde: l’agrifoglio era utilizzato come protezione contro i pagani e le streghe e rappresentava simbolicamente la Corona di Spine della Crocifissione.

L’albero di Natale sembra essere collegato a tradizioni pagane connesse al solstizio d’inverno: durante il VII secolo San Bonifacio, al tempo missionario in Germania, abbattè una quercia dedicata a Thor indicando come più appropriato un abete, la cui forma triangolare rapresenterebbe simbolicamente la Trinità.

A quando risalgono le canzoni di Natale?

La prima canzone di Natale documentata è l’inno latino “Veni redemptor gentium” di Ambrogio, vescovo di Milano, nel IV secolo. Il “Corde natus ex Parentis” di Prudenzio, composto nel 413 d.C., viene cantato ancora oggi in alcune chiese. Intorno al IX-X secolo i monasteri europei introdussero alcuni canti da eseguire il giorno di Natale per festeggiare la nascita di Cristo.
Verso il XIII secolo Italia, Francia e Germania avevano già una forte tradizione i canti natalizi in linguaggio nativo. Il primo canto natalizio in inglese fece la sua comparsa nel 1426: John Awdlay compose 25 canti di Natale che venivano eseguiti di fronte ad ogni casa.

Christmas
Sol Invictus

]]>
https://www.vitantica.net/2018/12/04/origini-del-natale/feed/ 0