Inuit

La parola Inuit, traducibile con "uomini", identifica uno dei due gruppi primari degli Eschimesi (l'altro si fa chiamare Yupik), un popolo che ha fatto dell'Artico la sua casa. Il termine Eschimesi (traducibile come "mangiatori di carne cruda"), invece, coniato dagli Algonchini canadesi per indicare questo insieme di popoli tribali, è una denominazione che sia gli Inuit che gli Yupik non amano particolarmente perché non è in grado di separare le differenti tradizioni e culture che contraddistinguono questi popoli artici.

Gli Inuit sono gli originari abitanti delle regioni costiere artiche e subartiche dell'America settentrionale e della punta nord-orientale della Siberia.

Il territorio tradizionale Inuit è prevalentemente coperto da tundra perennemente ghiacciata e priva di alberi, un territorio estremamente difficile su cui vivere fornisce materiale vegetale in grado di supportare una dieta ricca di calorie, fondamentale per la sopravvivenza nell'Artico.

Cultura inuit

La cultura inuit prevede un limitatissimo concetto di possesso o proprietà privata, che si tratti di oggetti o di persone. Ogni strumento d'uso quotidiano, abitazioni comprese, è condiviso con i membri del gruppo famigliare o del clan.

Gli Inuit sono molto gelosi della loro indipendenza: non hanno capi, si autogestiscono e non hanno familiarità con l'idea di una struttura politica che regoli la loro vita dall'alto.

L'educazione dei bambini riveste una grande importanza: i membri più giovani del clan, pur ricevendo attenzioni continue, crescono nella totale libertà d'azione, privi di inibizioni e di limiti imposti, ignorando quasi completamente il concetto di punizione e castigo.

Il popolo Inuit sta progressivamente mutando il suo stile di vita tradizionale verso modelli culturali nordamericani o europei, spinti da un mix di pressioni culturali esterne, cambiamenti climatici radicali del loro ecosistema tradizionale e dall'influenza economica di potenze statali o private che vedono nel loro territorio una risorsa naturale da sfruttare intensivamente.

Le forti pressioni socioeconomiche stanno alterando profondamente la cultura inuit, portando ad un' alienazione sociale con altissia incidenza di alcolismo e suicidio. Ad aggravare la situazione c'è anche l'ambientalismo: il divieto di caccia alle foche ha rimosso il principale mezzo di sostentamento che ha consentito a Inuit e Yupik di sopravvivere per secoli in uno degli ecosistemi più difficili del pianeta.

Abitazione tradizionale inuit

Fino alla metà del 1900 gli Inuit vivevano nei tradizionali igloo durante la stagione invernale, case tradizionali a forma di cupola realizzate con blocchi di ghiaccio incastrati tra loro.

L'accesso a queste abitazioni, che ospitavano un'intera famiglia, era garantito da un corridoio basso chiuso da una pelle di foca o da una lastra di ghiaccio, per isolare l'ambiente interno dal gelo esterno.

L'interno dell'igloo veniva ricoperto da pelli di renna per aumentare l'isolamento termico; il riscaldamento, l'illuminazione e l' "angolo cottura" erano possibili gradia ad una lampada che utilizzava come combustibile il grasso di foca.

In estate, invece, gli Inuit usavano tende di pelli di foca e di renna dal telaio in costole di balena o legname (prevalentemente legname spiaggiato sulla costa).

Caccia, pesca e utensili

Le attività principali praticate dagli Inuit sono la caccia e la pesca, grazie alle quali riescono ad ottenere proteine e grassi a sufficienza per sopravvivere. Alcuni gruppi praticano la pesca sui fiumi dell'interno, altri cacciano caribù nelle zone interne, ma l'attività più diffusa è la caccia di mammiferi marini come foche, trichechi e balene.

Durante le battute di caccia in mare, gli Inuit attendono l'uscita delle foche delle aperture nella banchina di ghiaccio, spostandosi sul mare con imbarcazioni mezzi a motore o il più tradizionale kayak (chiamato umiak).

La capacità di adattamento ad un ambiente così ostile è legata alla particolare abilità degli Inuit nel realizzare utensili con ogni tipo di materiale naturale. Vestiti di pelli di foca o di renna, arpioni d'avorio o di corno, lame di pietra, pattini d'emergenza per slitte fatti con strisce di carne gelata, sono solo alcuni esempi dell'adattamento indigeno all'ambiente naturale.

Lingua e dialetti

La lingua inuit è tradizionalmente parlata in tutta l'Artide nordamericana e in alcune parti della zona subartica, nel Labrador. In passato era parlata in qualche misura nella Russia orientale, in particolare nelle isole Diomede, ma oggi è quasi sicuramente estinta in Russia. Gli Inuit vivono principalmente in tre paesi: Groenlandia, Canada e Alaska.

Organizzazione sociale

L'organizzazione della società inuit si basa sulla solidarietà fra villaggi; la proprietà di utensili e mezzi di trasporto è per la maggior parte collettiva, la famiglia in genere conta pochi individui e si autogestisce in completa autonomia.

Gli Inuit basano il loro sistema di credenze sull'idea che molti animali e fenomeni naturali abbiano un'anima. Praticano una forma di sciamanesimo in cui lo sciamano, generalmente una donna, celebra cerimonie in cui cade in trance grazie al suono di un tamburo e comunica con gli spiriti dell'aldilà, in particolare con una divinità-tricheco chiamata Sedna.

A salvaguardia delle cultura e del loro territorio tradizionale gli Inuit hanno costituito l'ICC (Inuit Circumpular Council), organizzazione non governativa che opera attivamente a livello internazionale per il riconoscimento dei diritti delle popolazioni indigene e la difesa del loro ambiente naturale fortemente minacciato dai cambiamenti climatici e dalle attività di estrazione e sfruttamento delle risorse naturali.

Leggi anche:

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Inuit