Rimedio medievale efficace contro batteri resistenti ad antibiotici

Il libro delle ricette mediche di Bald (Bald's Leechbook)
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Il libro delle ricette mediche di Bald (Bald’s Leechbook) contiene numerosi medicamenti tradizionali risalenti al Medioevo. Tra questi rimedi è presente anche una pomata per gli occhi, una mistura di erbe medicinali e ingredienti di origine animale che, come citato in questo post, si è dimostrata capace di contrastare le infezioni da Staphylococcus aureus.

I ricercatori della School of Life Sciences alla University of Warwick hanno anche trovato un altro potenziale utilizzo per questa antica ricetta medica: combattere la crescente resistenza agli antibiotici sviluppata da alcuni microrganismi nocivi in grado di generare biofilm.

Antibiotici e biofilm

Alcuni microrganismi sono in grado di formare ciò che viene definito “biofilm”, una pellicola protettiva formata dalla secrezione di composti polimerici che garantiscono la sopravvivenza di una o più colonie batteriche. Contrariamente al comportamento “planctonico”, in cui ogni cellula si muove in modo indipendente, nel biofilm i microrganismi si attaccano l’uno all’altro dopo aver concordato chimicamente alla formazione di una pellicola protettiva.

Il biofilm non solo fornisce adesione alla superficie che alimenta i microrganismi, o che consente loro di sopravvivere più agevolmente, ma li protegge dalle aggressioni di agenti per loro nocivi. Secondo le ultime ricerche in campo biomedico, circa l’80% delle infezioni registrate in Occidente è legato alla presenza di biofilm microbici, spesso formati da più specie microscopiche che si aiutano a vicenda per sopravvivere.

Ogni colonia che compone un biofilm eterogeneo, chiamato consorzio batterico, svolge le proprie funzioni metaboliche all’interno di una specifica nicchia, senza entrare in conflitto con le altre specie all’interno del biofilm.

I batteri che vivono sotto la protezione di un biofilm hanno caratteristiche differenti da quelli osservabili in forma planctonica: non solo cooperano senza conflitti, ma aumentano la loro resistenza nei confronti di antibiotici e detergenti.

I biofilm sono estremamente comuni in natura. La placca è un biofilm composto da alcuni batteri che popolano il cavo orale, come lo Streptococcus mutans; lo Pseudomonas aeruginosa e lo Staphylococcus aureus possono generare infiammazioni croniche ai polmoni grazie al biofilm che creano, molto difficile da contrastare per il sistema immunitario umano; nelle infezioni del tratto urinario o vaginali si riscontrano comunemente biofilm batterici sempre più difficili da combattere.

La pomata per gli occhi di Bald

Partendo dai risultati ottenuti dalla University of Nottingham nel contrastare lo Staphylococcus aureus usando rimedi medievali, i ricercatori hanno ricreato la pomata per gli occhi del Bald’s Leechbook.

Il medicamento prevede una mistura di aglio, cipolla (o porro) e secrezioni dello stomaco di mucca, da applicare direttamente sugli occhi. L’aglio contiene allicina, il composto che gli conferisce un odore pungente e che ha dimostrato più volte di avere effetti antibiotici (la pianta usa l’allicina per difendersi dai parassiti), ma non si è dimostrato altrettanto efficace nel contrastare i biofilm.

I ricercatori sono quindi giunti alla conclusione che sia il mix di ingredienti, e non l’azione del singolo, a risultare efficace contro i biofilm batterici. Inoltre, modificando le proporzioni indicate nel Bald’s Leechbook, l’efficacia nei confronti dei biofilm tende a diminuire.

“Abbiamo dimostrato che un rimedio medievale composto da cipolla, aglio, vino o bile può uccidere una gamma di batteri problematici sia sotto forma planctonica sia come biofilm” afferma Freya Harrison, dottoressa della School of Life Sciences. “Dato che la mistura non ha causato molti danni alle cellule umane in laboratorio, o su quelle dei topi, possiamo potenzialmente sviluppare un trattamento antibatterico sicuro ed efficace da questo rimedio”.

Efficacia antibatterica

Il rimedio medievale di Bald si è rivelato efficace contro diverse infezioni batteriche: Stenotrophomonas maltophilia (presente in diverse infezioni respiratorie), Acinetobacter baumanii (comune nelle ferite infette dei soldati in guerra), Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis (causa comune di infezioni a cateteri e infezioni chirurgiche) e Streptococcus pyogenes (responsabile della faringite, della tonsillite, della scarlattina e della febbre reumatica).

“La maggior parte degli antibiotici che usiamo oggi” spiega Harrison, “derivano da composti naturali, ma il nostro lavoro rende necessario esplorare non solo singoli composti, ma misture di prodotti naturali per il trattamento delle infezioni da biofilm. Pensiamo che le future scoperte di antibiotici derivati da prodotti naturali aumenteranno grazie allo studio di combinazioni di ingredienti, piuttosto che singole piante o composti”.

“Il nostro lavoro” continua Jassica Furner-Pardoe della Medical School alla University of Warwick, “dimostra l’importanza di utilizzare modelli di laboratorio realistici quando si cercano nuovi antibiotici di origine vegetale. Anche se un singolo componente è sufficiente ad uccidere colture batteriche planctoniche, fallisce contro modelli di infezione più realistici, mentre il rimedio completo funziona”.

Medieval medicine remedy could provide new treatment for modern day infections
Ancientbiotics: Medieval Medicines for Modern Infections


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