Moneta d’oro romana sul sito di un massacro

Monete e anelli d'oro
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Circa 1.500 anni fa, un piccolo insediamento fortificato chiamato Sandby Borg, sull’isola svedese di Öland, fu attaccato da nemici sconosciuti che assassinarono una decina dei suoi abitanti, lasciando dietro di loro qualche traccia del bottino confiscato.

Il sito di Sandby Borg è noto da quasi 10 anni per le sue scoperte spettacolari: si tratta di un’antica fortezza ad anello (in questo caso, di forma ovale), una delle 15 finora scoperte sull’isola di Öland; nel V secolo, Sandby Borg fu teatro di un massacro le cui ragioni sono ancora da scoprire.

Il forte di Sandby Borg è collocato in prossimità della costa e copre una superficie totale di 5.000 metri quadrati. La fortezza comprendeva ben 53 piccoli edifici, la maggior parte baracche, stalle e magazzini compressi in uno spazio di 95 metri di lunghezza e 65 di larghezza.

Il complesso era protetto da mura di pietra spesse fino a 4 metri che, nel loro punto più alto, superavano di poco i 3 metri. Le mura, costruite prevalentemente con calcare prelevato dai depositi locali, disponevano di tre porte per l’accesso all’interno della fortificazione.

All’interno della fortezza sono stati trovati reperti di ogni tipo: fibbie di argento o di bronzo, perle di vetro e gioielli.

Fortezza di Sandby Borg
Fortezza di Sandby Borg

Gli archeologi, che ogni anno dispongono di una finestra limitata di tempo per lavorare sull’isola, hanno scoperto nel sito 10 scheletri (alcuni dei quali appartenuti a bambini) la cui disposizione sembra suggerire che questi individui siano stati colti di sorpresa, uccisi e lasciati sul posto. Dopo il massacro, il forte sembra essere stato abbandonato permanentemente e non dato alle fiamme, com’era usanza al tempo.

Lo scorso 12 ottobre, le archeologhe Helena Victor, Clara Alfsdotter e Sophie Vallulv hanno annunciato la scoperta di due anelli, un pezzo di vetro romano e una moneta d’oro (solidus) che confermano che l’isola e le sue fortezze fossero un punto di contatto con l’Impero Romano tra il 425 e il 455 d.C., periodo in cui a Roma regnava Valentiniano III.

“Non abbiamo mai trovato tesori del genere” spiega Helena Victor, leader del team archeologico. “E’ sempre eccitante trovare oro, il team ricorderà sempre questo momento. E’ un momento importante anche perché ora sappiamo qualcosa di più sulla casa in cui sono stati trovati questi reperti. Sembra che avesse uno scopo particolare e potrebbe essere stata la casa di un capo o di un regnante locale”.

Moneta d'oro
Moneta d’oro ritrovata nel sito

La moneta raffigura Valentiniano III con un piede sulla testa di un barbaro, un motivo comune nel periodo del suo regno, ed è molto simile a quella ritrovata nello stesso sito circa 3 anni fa. Gli anelli, invece, sembra siano appartenuti ad una donna a giudicare dalle loro dimensioni, ma finora nessuno dei corpi ritrovati nel sito è riconducibile al sesso femminile. “Questa scoperta potrebbe spiegare le ragioni del massacro, forse queste persone avevano accumulato troppo oro o gioielli”.


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