Introduzione a pietra, osso e legno

ascia di pietra
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Pietra, osso e legno furono i primi materiali a subire profonde manipolazioni da parte dell’essere umano allo scopo di ottenere strumenti in grado di alleviare le fatiche della vita quotidiana. I primi reperti archeologici che testimoniano la lavorazione della pietra per creare utensili risalgono ad almeno 3 milioni di anni fa, mentre le prime elaborazioni di materiale osseo sono state datate a circa 1,5 milioni di anni più tardi.

Materiali adatti

Alcuni materiali si prestano più di altri alla fabbricazione di utensili, anche se per l’osso vale la regola che qualunque pezzo dell’apparato scheletrico animale è un potenziale strumento in attesa di essere plasmato.

L’utilizzo di ossa animali è stato documentato in qualunque società di cacciatori-raccoglitori, antica o moderna, anche quando erano disponibili materiali più adatti o più facilmente lavorabili.

Le ossa di tibie, omeri o costole possono rappresentare un ottimo materiale di partenza, come lo sono anche le corna, impiegate per millenni per la realizzazione di strumenti di perforazione e armi appuntite o, in tempi più recenti, per la costruzione di archi compositi dalle prestazioni straordinarie.

La pietra più adatta alla creazione di utensili, specialmente se destinati al taglio, ha una struttura non cristallina oppure vetrosa (come l’ossidiana o la selce), una caratteristica che permette la creazione di fratture concoidi e di controllare con più precisione le varie fasi di lavorazione dello strumento. Pietre dotate di questa caratteristica sono: basalto, calcedonio, diorite, selce, ossidiana, quarzo, scisto e diaspro.

La lavorazione di pietra, legno e osso avviene per riduzione: si sottrae materiale per raggiungere la forma desiderata. Se, nel caso di legno e osso, potrebbe essere sufficiente un lento ma costante processo abrasivo per ridurre la quantità di materiale poco alla volta, per la pietra il discorso è differente: la riduzione avviene fratturando piccole sezioni della materia prima secondo una metodologia difficilmente controllabile se non dopo anni di pratica.

Pietra, osso e legno, per via delle loro proprietà specifiche, sono adatti alla creazione di una vasta gamma di utensili sorprendentemente funzionali e duraturi.

Chopper di pietra

chopper di pietra
Forse il primissimo strumento di pietra mai creato, il chopper non è altro che un sasso dotato di un’estremità tagliente in grado di lacerare e spaccare con facilità materiale organico, come carne e ossa.

I chopper più antichi risalgono ad oltre 2,6 milioni di anni fa e sono stati scoperti in grandi quantità tra la Tanzania e l’Etiopia. Chi abbia realizzato questi strumenti è ancora motivo di discussione: c’è chi sostiene che siano stati creati dall’Australopiteco e chi dall’Homo habilis, noto per sua destrezza ben superiore a quella degli altri ominidi conosciuti esistiti in quella fase della nostra storia evolutiva.

Ascia di pietra

ascia di pietra
I primi esemplari di ascia non erano armi “in asta”, dotate di un manico che ne favorisse la presa e il controllo, ma pietra a goccia dotate di un’estremità appuntita affilata su due lati e di un’altra tonda e relativamente confortevole per la mano.

Per questa tipologia di strumenti si tendeva ad utilizzare pietra a base di quarzo o selce, dato che l’ossidiana risultava troppo fragile per sopportare impatti ripetuti contro una superficie rigida.

Le asce di pietra trovavano molteplici utilizzi nella vita dei nostri antenati: taglio di piante e alberi, rottura e lavorazione delle ossa, “coltello da macellaio” per separare carne e tendini da una carcassa animale; pare addirittura che la capacità di creare un’ascia di pietra di buona qualità fosse un criterio di selezione sessuale nelle comunità preistoriche: alcune asce rinvenute in diverse località del mondo non mostrano alcun segno di utilizzo e potrebbero essere stati soltanto degli status symbol.

Lame di pietra o d’osso

lame di pietra

Una lama di pietra ha come unica finalità quella di tagliare o perforare materiale organico e non richiede la stessa capacità di resistere a forti impatti necessaria in un’ascia. Una semplice lama può “nascere” spontaneamente da una scheggia di lavorazione di un’ascia: spesso non è nemmeno necessario modificarne la forma, specialmente nell’ossidiana, che crea schegge taglienti come vetro.

Alcune lame di pietra dimostrano un’abilità molto difficile da replicare in tempi moderni utilizzando l’armamentario a disposizione dei nostri antenati. La scheggiatura della pietra è una capacità del tutto inutile nel mondo di oggi, ma in un tempo ben lontano dalla lavorazione dei metalli era un’abilità di primaria importanza, se non fondamentale, per la sopravvivenza di una comunità primitiva.

L’osso è un materiale che ben si presta alla creazione di una lama: è robusto ma relativamente fragile, è più duro del legno ma lavorabile più facilmente della pietra e la sua manipolazione spesso richiede soltanto una pietra abrasiva. Una scheggia d’osso è sorprendentemente tagliente se lavorata con perizia e si dimostra uno strumento perfetto per tagliare materiale vegetale morbido.

Armi di pietra, legno e osso

armi di pietra
La capacità di taglio e la durevolezza di pietra, ossa e denti potrebbe sorprendere, specialmente quando si considera che alcune culture primitive o semi-primitive hanno continuato ad utilizzare strumenti di legno, osso o pietra fino a tempi relativamente recenti, per il semplice fatto che non sentivano la necessità di sostituire gli strumenti “primitivi” che utilizzavano quotidianamente: erano oggetti efficaci per l’utilizzo a cui erano destinati.

La storia ci ha regalato reperti incredibili che testimoniano quanto la necessità, la belligeranza e la creatività dei nostri antenati abbia creato alcune armi straordinariamente efficaci con materiali considerati poveri: spade di legno sui cui lati venivano incastonati denti di squalo o frammenti di ossidiana (come il Macuahuitl azteco); mazze composte da conchiglie o pietre lavorate con rara perizia (come la mazza mere dei Maori); lame d’osso o d’avorio incredibilmente affilate ricavate da tibie di elefanti, ossa di balena, corna di narvalo e palchi di cervidi.

La lancia, uno dei primi strumenti da caccia o da guerra mai costruiti dall’essere umano, è un’ arma di legno estremamente semplice da produrre ma incredibilmente efficace se manovrata da mani esperte. La lancia più antica risale ad oltre 40.000 anni fa e studi recenti avrebbero dimostrato che anche l’ Homo heidelbergensis era in grado di fabbricare lance circa 500.000 anni fa.

Le prime lance dalla punta di pietra fanno la loro apparizione circa 200.000 anni fa. Con l’ inizio dell’ Età della Pietra diventarono disponibili grandi quantità di frammenti di pietra affilati che, con qualche adattamento, potevano essere montati su un’asta aumentando la capacità offensiva della lancia.

Strumenti di precisione d’osso
Lo scacciapensieri in osso, ancora funzionante, scoperto da Borodovsky
Scacciapensieri in osso di 1.700 anni fa, ancora funzionante

L’osso consente di realizzare oggetti minuti più elaborati della pietra e più resistenti di quelli in legno. Nel corso della storia umana il materiale osseo è stato utilizzato per costruire ogni genere di oggetto d’uso quotidiano, da cucchiai a raschietti, da ami da pesca a sottili aghi per cucire pelli o tessuti.

Sono relativamente comuni, tra le antiche culture cacciatrici-raccoglitrici, oggetti decorativi in osso: spille, pettini, pendenti e bracciali erano diffusi anche tra i Neanderthal: il ritrovamento di “pietre di levigatura” in due siti Neanderthal risalenti a 51.000 anni hanno fatto emergere l’ipotesi che siano stati proprio questi ominidi ad aprire la strada ai Sapiens verso la lavorazione del materiale osseo.

Macine di pietra

macina di pietra
L’invenzione della macina consentì per la prima volta la macinazione su scala relativamente ampia di materiali come i cereali, uno dei cibi di prima necessità per eccellenza. Molti prodotti delle attività agricole richiedono la frantumazione della materia prima in piccoli pezzi, frantumazione che che fin dal tardo Paleolitico fu praticata utilizzando macine in pietra composte da due dischi di pietra sovrapposti, fatti ruotare manualmente.


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